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Itinerario n.102 - Le rovine di Canale Monterano

Scheda informativa

Punto di partenza: Canale Monterano
Distanza da Roma : 58 km
Lunghezza: 19 km
Ascesa totale: 530 m
Quota massima: 372 mslm
Tempo in sella: 2h 00m
Sterrato: 85 %
Cartografia: Monti della Tolfa 1:25.000 ed. Il Lupo
Prima effettuazione: maggio 2008
Ultimo aggiornamento: giugno 2011
Generalità
Percorso mediamente impegnativo con guadi e single track attraverso la Riserva Naturale di Canale Monterano, i boschi dell'Università Agraria e la valle del Mignone che riprende, parzialmente, l'itinerario n. 05. Meritano una visita le suggestive rovine dell' antica Monterano abbandonata nel 1780 a seguito delle devastazioni delle truppe francesi. Fra il km 10 ed il 15 potrebbero esserci notevoli difficoltà di avanzamento in caso di presenza di fango.
Attenzione: a giugno '11 il passaggio al km 15,1 risulta impraticabile.
Itinerario proposto ed esplorato da Pietro e Patrizia
Come arrivare
Canale Monterano si trova a circa 60 km a nord di Roma. Si raggiunge percorrendo successivamente la via Cassia e la Braccianese fino a Manziana. Da qui a sinistra in direzione Tolfa - Civitavecchia sulla provinciale 3/a e dopo 2 km a destra
Si può partire dai campi sportivi di via della Palombara evitando così la dura salita finale.
Altimetria
Mappa
 
Descrizione percorso
Km 0,0 - 372 mslm
Dalla strada principale di Canale Monterano, subito dopo la chiesa, si prende a sinistra in discesa via don Giovanni Vivenzi seguendo le indicazioni per il Centro Servizi della Riserva Naturale
Km 0,3 - 344 mslm
Voltando a sinistra in un grande slargo adibito a parcheggio si imbocca via Morelli

Km 0,6 - 341 mslm
Sempre su asfalto si gira a destra su via Monterano in discesa


Km 0,7 - 311 mslm
All'incrocio si prende a destra via della Palombara. Passati i campi sportivi inizia una cementata nel bosco con alcuni saliscendi.
Km 2,2 - 319 mslm
Arrivati ad un quadrivio si prende a sinistra la sterrata in direzione "antica Monterano". Si prosegue in lieve discesa su una bella sterrata. All'altezza di un bella villa (parcheggio auto) si oltrepassa una sbarra entrando nella Riserva
Km 3,4 - 256 mslm
Si arriva sotto le rovine dell'antica Monterano nelle vicinanze del ponte dell'acquedotto.
Un pannello esplicativo spiega la storia del borgo

Si prosegue a sinistra sulla larga sterrata arrivando dopo una breve salita...

...nell'ampio pianoro erboso cui la chiesa diroccata fa da sfondo. Si consiglia di seguire il sentiero dal lato opposto alla chiesa per andare a vedere le rovine del castello. Si prende poi il sentiero che costeggia il muro del castello a nord ritornando sotto il ponte dell'acquedotto. Dal punto di cui al km 3.4 si riprende la strada percorsa all'andata per alcune decine di metri
Km 4,6 - 259 mslm
Si lascia la sterrata e si prende il sentiero a destra in discesa - indicazioni Diosilla - alcuni gradini e la forte pendenza non consentono di rimanere in sella.
 
Km 5,0 - 201 mslm
Il sentiero termina con un ponticello nella zona di una solfatara. Si gira a destra sulla larga sterrata
Km 6,4 - 169 mslm
Subito dopo il ponte sul Mignone si rimane sulla sterrata di destra che sale in direzione "bandita"
Km 9,3 - 297 mslm
Superato un recinto per cavalli la strada si biforca. Si tiene la pista di sinistra
...si guada un primo ruscello ...
Km 9,9 - 303 mslm
Al bivio si rimane sulla pista di sinistra che inizia a scendere.
Km 10,4 - 269 mslm
Si rimane sulla pista principale verso destra senza farsi ingannare dal sentierino che si inoltra nel bosco a sinistra. Si affronta un breve strappo in salita.
Km 11,5 - 283 mslm
All'altezza di un cancello in legno si trascura il sentierino che prosegue dritto. Si oltrepassa invece il cancello e si prosegue su sterrato in discesa. Si incontra un altro cancello in legno - possibile presenza di tori! - e si prosegue su un bel crinale su profondi segni di trattore. In caso di periodi piovosi seri problemi di fango.
Km 12,9 - 224 mslm
Ad un incrocio a T si gira a sinistra scendendo velocemente verso il Mignone.
Km 13,5 - 154 mslm
Si guada, con qualche difficoltà, il fiume per poi risalire sul versante opposto.
Km 14,3 - 211 mslm
Superato un cancello in legno si gira a sinistra in discesa sulla bella sterrata che porta ad un laghetto artificiale che costituisce l'opera di presa dell'acquedotto.
Km 15,1 - 164 mslm
Non potendo attraversare l'area recintata ed il comodo ponticello si consiglia di girare a sinistra lungo la recinzione.
Il punto di arrivo si trova dall'altra parte del fiume al termine della diga e del ponticello metallico.
Si può scendere per un sentierino tra i rovi, attraversare il fiume bici in spalla facendo attenzione a non scivolare sui massi, risalire la scarpata dall'altro lato fino a ritrovare una pista.
 
A giugno 2011 Andrea ci ha segnalato:
"L'area recintata non si può in alcun modo attraversare. Il cancello è molto alto e la recinzione è piena di filo spinato oltre che di numerosissimi cartelli che ne vietano l'accesso da tutti i lati. Abbiamo quindi seguito la recinzione sulla sinistra come da voi consigliato. Il passaggio tra i rovi è molto complicato! Probabilmente non è molto transitato e le piante sono cresciute indisturbate. Siamo arrivati al letto del fiume con molta fatica proprio a causa della fitta vegetazione che quasi chiude completamente il piccolo e ripido sentiero.
L'attraversamento del fiume non è risultato particolarmente complicato ovviamente va fatto portando la bici a mano o in spalla. Una volta guadato il fiume l'unica via che abbiamo trovato è stata quella di risalire il
fiume fino sotto la diga, addentrandoci leggermente sulla sinistra. Arrivati sotto la diga l'unico modo che abbiamo trovato per riprendere il sentiero è stato quello di arrampicarci su alti gradoni formati da pietre tenute insieme da una rete metallica. La manovra è stata tutt'altro che semplice perchè questi grandi scalini di pietre sono abbastanza alti.
Terminata questa arrampicata si arriva sotto la parte terminale del ponticello della diga delimitato da una ringhiera di ferro. Scavalcata la ringhiera di ferro che termina a sinistra in un piccolo passaggio (anche questo pieno di rovi), si giunge sulla parte terminale del ponticello (internamente al ponticello). A questo punto per riprendere il sentiero il passaggio è sbarrato da un cancello verde (quello che nella vostra foto
successiva si vede dall'esterno) che però è impossibile da scavalcare perchè avvolto anche esso dai rovi, noi siamo passati scavalcando la recinzione di legno al lato destro del cancello.
Solo a questo punto ci siamo ritrovati al km 15,4 della vostra descrizione"
.
Km 15,4 - 164 mslm
Proprio di fronte al ponticello metallico che passa sopra la diga inizia una evidente sterrata che costeggia il laghetto artificiale.
si affronta un altro guado, ma su facile fondo cementato.
Km 15,9 - 171 mslm
All'altezza di alcuni tavoli da picnic si gira verso destra.
Km 16,3 - 174 mslm
Ci ritroviamo sulla strada percorsa all'andata. Si gira a destra ripassando sul ponte sul Mignone. Subito dopo la solfatara il fondo diventa cementato ma la strada si impenna in una durissima rampa fino alla cascata Diosilla.
Km 18,2 - 245 mslm
Usciti dalla riserva naturale si ritrova l'asfalto. Al bivio si prende a sinistra in salita.
Km 18,9 - 321 mslm
Al bivio si prende a destra per altri 500 m di dura salita.

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