SCHEDA DI SINTESI

Itinerario n. 340 - Traversata delle Dolomiti

 

Punto di partenza: Dobbiaco
Punto di arrivo: Bolzano
Zona: Dolomiti
Lunghezza: 176 km
Ascesa accumulata: 5580 m
Quota massima: 2337 mslm
Autore: P&G

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Descrizione:
Questo itinerario a tappe è stato pensato con l'idea di percorrere una "Alta Via" dolomitica in MTB combinando diversi sentieri d'alta quota e dormendo nei rifugi . Alcuni tratti bici in spalla o a spinta non lo rendono "fantastico" ma è sicuramente una base valida da cui partire e di grande soddisfazione.
Il giro parte da Dobbiaco e finisce a Bolzano, da dove, con il treno, è possibile ritornare al punto di partenza-

I tappa Dobbiaco - rif. Fanes
Da Dobbiaco si prende la pista ciclabile lungo la vecchia ferrovia per Cortina che sale dolcemente nel bosco. Si superano successivamente il lago di Dobbiaco ed il lago di Landro con fantastiche vedute sul Monte Cristallo. Da Carbonin si prosegue fino al passo CimaBanche. Da qui si scende sempre lungo la ciclabile fino a Ospitale dove si imbocca la statale verso Cortina. Al tornante di S. Uberto si imbocca la strada asfaltata in salita, chiusa al traffico ma non alle navette (attenzione!), fino a Malga Ra Stua. Volendo evitare l'asfalto, e aggiungendo 300 m di dislivello, da CimaBanche si prende la sterrata che passando per Val de Gotres e Forcella Lerosa porta alla malga. Da Ra Stua inizia una sterrata che, in salita, porta al rif. Sennes. Da questo, in piano, ci si porta allo splendido alpeggio di Fodara Vedla. Segue poi una incredibile discesa a tornanti, fortunatamente cementati, verso ilrifugio Pederù. Servono ottimi freni e capacità di guida. Dal Pederù si riprende a salire, su una comoda sterrata, verso il rif. Fanes

II tappa Rif. Fanes - Rif. Genova
Dal rif. Fanes una ripida rampa porta velocemente al Passo di Limo, Da qui si scende verso l'omonimo, grazioso, laghetto proseguendo poi in una splendida vallata. Al termine di questa un salto roccioso costringe a scendere dalla bici e portarsela in spalla per un ripido sentiero a scalette.Terminata la discesa una comoda sterrata porta alla partenza degli impianti della Valparola. Su strada di fondo Valle si attraversano la Villa e Pedraces per poi deviare, cambiando valle, verso Longiarù, Villa. Inizia poi una lunga salita, prima asfaltata, poi cementata, infine sterrata con un ultimo tratto a spinta su sentiero verso il Passo Poma subito dietro al quale si trova il rif. Genova.

III tappa Rif. Genova - rif Micheluzzi
Dal rif. genova si inizia a scendere su bella sterrata rimirando lo splendido scenario delle Odle che ci accompagnerà per buona parte della giornata. Giunti ad un tornante abbiamo imboccato il sentiero Adolf Munkel che, vuoi per il divieto, vuoi per la presenza di sassi e radici, si percorre quasi interamente a piedi. In alternativa pensiamo che sia più conveniente, ma aggiungendo un discreto dislivello, scendere fino a Malga Zannes per poi risalire. Al termine del sentiero Munkel occorre ancora spingere la bici fino a Malga Brogles e oltre per poi iniziare un adrenalinico sentiero in discesa verso Ortisei. Da qui si risale - noi l'abbiamo fatto con la funivia - verso l'Alpe di Siusi. Tra gli scenari del Sassopiatto, Sassolungo e Sciliar si risale tra i prati al rif. Molignon e al Passo Duron. Da qui si scende per l'omonima valle, verso il rif. Micheluzzi.

IV tappa Rif. Micheluzzi - Bolzano
Dal rif.Micheluzzi si scende su ripida sterrata a Campitello di Fassa, seguendo la ciclabile asfaltata si arriva a Moena da dove inizia una bella sterrata verso il Passo di Costalunga. Da qui ci si porta, in piano, a Passo Nigra. Con una bella sterrata nel bosco si scende lungo il crinale con splendide vedute sul gruppo del Catinaccio e del Latemar. L'ultimo tratto di questa tappa, la discesa verso Cornedo nei pressi di Bolzano, è stata disegnata sulla carta ma non percorsa.