DESCRIZIONE

Itinerario n. 043 - L'anello della SS.Trinità nei Monti Simbruini

Scheda informativa

Punto di partenza: Campo Rotondo (Aq)
Distanza da Roma : 100 km
Lunghezza: 49 km
Ascesa totale: 1230 m
Quota massima: 1770 mslm
Tempo in sella: 4h 30m
Sterrato: 82 %
Cartografia: I Monti Simbruini 1:25.000 ed IL LUPO
Prima effettuazione: giugno 2005
Ultimo aggiornamento: ottobre 2013
Generalità
Itinerario molto impegnativo nel cuore dei Monti Simbruini fra le stazioni invernali di Campo Rotondo e Campo Staffi ed il Santuario della SS.Trinità. Il percorso si svolge intorno ai 1400 m per cui è impraticabile di inverno per la neve ma consente di non soffrire il caldo nelle giornate estive. Le splendide faggete che si attraversano permettono di apprezzare la bellezza incontaminata di questa zona. Un paio di varianti su sentiero, esplorate da Matteo,consentono di "personalizzare" il percorso
Come arrivare
Si percorre l'autostrada per L'Aquila uscendo a Tagliacozzo. Seguire poi le indicazioni per Tagliacozzo / Cappadocia /Campo Rotondo

Altimetria

Mappa

Descrizione percorso
Km 0,0 - 1410 mslm
All'altezza delle prime case di Campo Rotondo si prende in discesa la strada che porta al complesso condominiale "la Serra" ed "il Ginepro". Dopo 200 m inizia lo sterrato. Si prosegue su buon fondo, inizialmente in discesa e poi in piano per 5 km

Km 5,5 - 1365 mslm
Si trascura sulla destra la strada che porta verso Fonte Spina (vedi itinerario 21 "Marsia")
Km 5,8 - 1375 mslm
All'altezza di un bivio con una croce in ferro giriamo a sinistra in discesa. Proseguendo dritti si passerebbe da monte Morbano per poi scendere verso Pereto. Noi raggiungiamo piano Morbano, incontriamo un fontanile vicino ad un rifugio di pastori, continuiamo a scendere lungo il fosso Grascitone
Km 9,3 - 1257 mslm
Si incontra la strada di Fosso Fioio. A destra si arriverebbe a Camerata Nuova, noi giriamo a sinistra nella bella valletta in piano
Km 11,3 - 1275 mslm
Si lascia la pista che prosegue nella valletta e si prende la sterrata in salita a destra
Km 12,0 - 1330 mslm
All'altezza dell'ex rifugio SAIFAR si incontra la larga sterrata che proviene da Campo Rotondo. Imbocchiamo a destra in leggera salita. Dopo 500 m inizia l'asfalto ed i parcheggi del Santuario
Km 13,6 - 1435 mslm
Dopo tanta incontaminata natura stride il contrasto con le bancarelle intorno al Santuario della SS.Trinità. Quest'ultimo merita comunque una visita se non altro per la posizione sotto una parete di roccia strapiombante. Si può andare in bici prendendo la stradina sulla destra dopo le ultime baracche ( in tutto 2,4 km e 100 m di dislivello)
Km 16,0 (comprensivi di visita al Santuario) 1435 mslm
Ritornati al parcheggio si prende la sterrata nel bosco in fondo al piazzale. Si pedala su buon fondo per 3 km, dapprima in piano e poi in discesa rimanendo sempre sulla traccia principale
Km 19,4 - 1357 mslm
Al bivio è preferibile scendere a destra
Km 19,7 - 1331 mslm
Si incrocia un' altra sterrata all'altezza di un cippo che segnava il confine fra il Regno dei Borboni e lo Stato Pontificio. Si gira a destra proseguendo in piano per circa 1 km
Km 20,9 - 1363 mslm
Al bivio conviene restare sulla sterrata principale sulla sinistra perfettamente pedalabile. La pista che segue il fondo della valletta in alcuni tratti presenta il fondo sconnesso e rovinato dall'acqua che costringe a scendere dalla sella.
Se si segue il fondo della valletta al km 22,4 si trascura una traccia sulla destra
Km 22,8 - 1463 mslm
Usciti dal bosco nel Piano del Ceraso incrociamo una sterrata che va presa verso destra. (verso sinistra inizia la 1 variante) Al km 25,3 superiamo il rifugio Ceraso (ricovero di pastori)
Km 27,0 - 1672 mslm
All'altezza della partenza di uno skilift teniamo la sinistra spingendo la bici lungo la pista da sci
Km 27,5 - 1775 mslm
Arrivati sul piazzale di Campo Staffi ci si può rifocillare in un bar prima di iniziare una lunga discesa su asfalto
Km 31,5 - 1598 mslm
All'incrocio con la strada per Filettino giriamo a sinistra proseguendo in leggera discesa per 7 km. Spettacolare è il passaggio a picco in località "nido dell'aquila" con panorama sulla conca di Avezzano
Km 38,5 - 1391 mslm
Si lascia l'asfalto e si prende la sterrata a sinistra - cartello in legno con indicazione Piani della Renga -. Si scende velocemente nel bel pianoro
Km 39,6 - 1378 mslm
Prima di arrivare ad una chiesetta si gira sulla destra proseguendo in piano. Al termine del prato si ritorna nel bosco percorrendo alcuni saliscendi.
Km 42,6 - 1436 mslm
Si trascura una pista di esbosco sulla sinistra e si prosegue dritto. Al km 43,2 incontriamo una bella radura con due fontanili dove è possibile rifornirsi d'acqua prima di affrontare 2 km di salita molto dura (tratti al 20%) . La sterrata è stata recentemente spianata con sassi per i lavori di un grosso cantiere forestale ad oggi (luglio 2006) in corso
Al km 44,7 è indifferente prendere destra o sinistra. Raggiunto il valico (km 45,5 m 1643) non resta che scendere velocemente facendo attenzione alla forte pendenza. In 4 km si ritorna a Campo Rotondo
  Varianti
Le varianti qui proposte richiedono l'utilizzo del GPS in quanto si svolgono in buona parte su sentieri o vallette prive di punti di riferimento
 
Variante 1
Arrivati ai piani del Ceraso- km 22,8-si gira a sinistra su una pista che sale nella valletta. Ben presto la pendenza si fa proibitiva e costringe a scendere dalla bici per un centinaio di metri. A un evidente bivio (km 0,8 dal prato Ceraso - q.1607) si prende la pista di destra provando a rimontare in sella. Si sbuca poi in un bel pianoro al termine del quale si tiene la sinistra rientrando nel bosco. Occorre poi seguire i segnali giallo rossi facendo attenzione ad abbandonare la pista per prendere un sentiero (km 1,3 - q.1675) che si stacca sulla destra. Il sentiero è abbastanza pedalabile, quello che da più fastidio sono i numerosi rami secchi. Rimanendo in quota, sempre seguendo i segnali giallo rossi, si arriva a Campo Staffi (km 6,5 - q.1780)
 
Variante 2
Da Campo Staffi si sale sulla strada che porta verso i ripetitori. Al termine delle case si prosegue per circa 500 m nella valletta sotto i ripetitori senza alcun riferimento sul terreno seguendo la traccia GPS e scendendo ogni tanto dalla bici. Entrati nel bosco si percorre, di nuovo in sella ed in discesa, una pista via via più evidente che percorre il fondo di una valletta fino ad arrivare alla chiesetta dei piani della Renga - km 39,6.

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